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Come restaurare il tavolo antico

tavolo boulle-2Se si è in possesso di un tavolo datato o comunque antico da restaurare e non si ha nessuna competenza in materia non c’è altra soluzione se non quella di rivolgersi a un restauratore professionista.

Il restauro è un vero e proprio mestiere d’elite che richiede anni di esperienza sul campo, conoscenze tecniche e approfondite conoscenze storiche.

Infatti è impensabile metter mano ad un restauro se prima non viene individuata l’epoca di appartenenza del tavolo in questione.

Dopo aver inquadrato esattamente lo stile con il quale è stato realizzato il tavolo e la sua epoca di appartenenza si può iniziare a pensare di effettuare un restauro che mantenga inalterato il suo concetto stilistico.

Non è così raro vedere tavoli o altra mobilia restaurata da chi non ha la benché minima esperienza e alcuni errori commessi purtroppo non possono essere più riparati.

Al limite è possibile rimuovere alcuni inserti impropri o restituire al mobile antico almeno un po’ del suo antico splendore.

In base all’epoca di appartenenza un abile restauratore è in grado di stabilire se il tavolo dovrà essere sottoposto ad un restauro di tipo antiquariale oppure conservativo.

La differenza sostanziale sta nel capire se sia possibile consolidare le parti più danneggiate oppure si debbano sostituire totalmente.

Dopo aver valutato accuratamente lo stato conservativo dell’oggetto in questione, il restauratore potrebbe ritenere opportuno di sverniciare il tavolo.

Infatti se le vernici precedenti devono essere tolte vengono rimosse con appositi gel svernicianti. Hanno la facoltà di rimuovere alla perfezione le vecchie vernici senza danneggiare il legno sottostante.

Altra tappa fondamentale di un buon intervento di restauro è il trattamento antitarlo.

Se viene accertata la loro presenza all’interno del tavolo, il legname verrà sottoposto ad una accurata disinfestazione a base di Permetrina.

La Permetrina è un potente insetticida disciolto all’interno di un solvente che riesce ad arrivare fino al cuore del legname eliminando così non solo le larve ma anche le uova non ancora dischiuse dell’insetto così dannoso per la buona salute della mobilia in legno.

Terminata la disinfezione il restauratore procede con l’opera di falegnameria.

Ovviamente sostituire le parti troppo deteriorate è molto meno complicato che intervenire per salvarle restituendogli un aspetto dignitoso.

Un buon restauratore sa sempre quale sia il giusto intervento da effettuare e non perde mai di vista che il recupero e la reversibilità dell’intervento eseguito sono il punto focale di un buon lavoro.

Prima di restituire il tavolo al legittimo proprietario il restauratore provvederà a lucidarlo nuovamente.

Per far ciò però è necessario però effettuare una preparazione del fondo che prevede una leggera carteggia tura eseguita con una carta vetrata a grana sottile atta a rimuovere eventuali residui di colla ed altri prodotti adoperati per il restauro.

In una seconda fase verranno stuccate con del gesso colorato tutte quelle imperfezioni che rovinerebbero l’estetica d’insieme del tavolo.

Per scaldare la tonalità del legname utilizzato per creare il tavolo è possibile adoperare appositi mordenti.

Come ultima operazione c’è la lucidatura del tavolo. Questo passaggio viene eseguito adoperando vernici a base di gommalacca stese a seconda dei casi con un pennello o con un tampone.

Secondo la scelta del professionista del settore si avrà una lucidatura brillante o a mezzo poro. La finitura superficiale serve per dare risalto ai dettagli, alle venature del legno e al colore di un’essenza.

La vernice superficiale riesce a mettere in evidenza la bellezza di un tavolo senza interferire con lo stile che lo caratterizza.

Un restauro eseguito a regola d’arte deve risultare invisibile all’occhio. I migliori interventi infatti sono quelli che salvaguardano il tavolo senza farsi notare.

Non è possibile eseguire un restauro di un tavolo importante senza avvalersi della preziosa esperienza di chi da anni lavora come restauratore.

Gli studi approfonditi e la competenza nel settore di queste figuri professionali è fondamentale per conservare al meglio pezzi pregiati d’antiquariato senza il incorrere nel rischio di rovinarli irreparabilmente.

Il restauro è una professione affascinante ma di grande responsabilità. I bravi professionisti sono in grado di restituire sia ai tavoli che ad altri mobili di particolare pregio una nuova luce lasciando inalterati i segni del tempo.

I restauri ben eseguiti restituiscono agli oggetti il loro splendore originario e solo occhi esperti riescono a comprendere che su quel dato pezzo è stato eseguito un intervento conservativo.

Ogni restauro è una storia a parte e deve essere portato a termine mettendo al centro dell’attenzione la tipologia di legno nonché il periodo storico dell’oggetto in esame.

Roma è una delle città d’Italia dove opera la maggior parte dei restauratori. Le botteghe artigiane sono ubicate soprattutto nel centro storico della capitale e sono specializzate sia per una buona attività legata alla falegnameria sia per quanto riguarda l’attività di ebanisteria.

Alcune botteghe artigiane sono state create molti anni fa e ancora continuano a effettuare restauri di gran pregio su qualsiasi tipo di oggetto d’epoca.

Il settore del restauro per il momento non è stato toccato dalla crisi se non in minima parte e continua ad offrire ai giovani volenterosi di apprendere un mestiere della tradizione italiana ottime opportunità d’impiego.

I restauratori attraverso la loro esperienza hanno la facoltà di fermare il tempo che passa attraverso opere conservative di vario tipo atte a recuperare al meglio oggetti che altrimenti lo scorrere degli anni ridurrebbe in rottami irrecuperabili.

I restauratori sono professionisti altamente qualificati in grado di riportare alla luce l’antico splendore di pezzi d’artigianato più unici che rari.

Il loro lavoro è prezioso per il nostro paese così ricco di oggetti d’epoca da salvare.

I restauratori hanno sufficienti conoscenze per esaminare l’opera o l’oggetto in questione e determinare la fonte principale del suo deterioramento.

Deducono con estrema precisione il valore artistico o storico di un dato manufatto e scelgono con cura le più idonee tecniche di restauro e conservazione.

A livello nazionale sono solo due le scuole certificate dal Mibac che possono rilasciare il titolo professionale ma l’esperienza sul campo è basilare per acquisire tutta la sicurezza necessaria per operare su oggetti di gran pregio.